Estratto dal libro: “Il Piano Campbell”, di Thomas Campbell
In natura, la vitamina B12 è prodotta solo dai batteri. Alcuni animali erbivori, i ruminanti, assorbono la B12 prodotta dai batteri nel loro tratto gastrointestinale mentre, per quanto ne sappiamo, l’organismo umano non ne è capace.
Dunque la nostra principale fonte naturale di B12 sono gli alimenti di origine animale, compresi carne, latte e uova. Anche il pesce e i crostacei possono esserne ricchi. Esistono solo due piante che contengono una forma attiva di B12 (varietà specifiche di alghe e funghi). Se coltivate in un suolo o in acque molto ricchi di B12 le piante sono in grado di assorbire la vitamina, ma il loro consumo non è sufficiente a soddisfare il nostro fabbisogno.
La B12 è un elemento nutritivo essenziale. Non possiamo farne a meno. E’ vitale per la salute del sistema nervoso e per la produzione di cellule del sangue. Di conseguenza, un deficit conclamato di vitamina B12 si associa a due malattie: una patologia del sistema nervoso detta degenerazione combinata subacuta del midollo spinale (che causa debolezza, intorpidimento, formicolii e disfunzioni nervose negli arti, e una forma di anemia, detta megaloblastica (che impedisce all’organismo di produrre quantità sufficienti di globuli rossi). I sintomi dell’anemia sono affaticamento, pallore e, nelle fasi avanzate, difficoltà respiratorie. Le alterazioni del sistema nervoso spesso sono reversibili, ma talvolta no. Oltre a queste sindromi classiche, la carenza di B12 è stata associata a sintomi psichiatrici di diagnosi complessa, compresi irritabilità, deficit di memoria, depressione e psicosi.
Altrettanto complesse sono le correlazioni con un possibile peggioramento del profilo cardiovascolare, incluse disfunzioni dei vasi sanguigni e aritmie cardiache, e con la salute dell’apparato scheletrico. Molte di queste conseguenze secondarie dipendono da processi complicatissimi e per risolverle spesso non basta incrementare i livelli di B12 con gli integratori. E’ evidente che abbiamo ancora molto da imparare.
Se da questo elenco di problemi potenziali avete tratto la conclusione che i bambini in fase di crescita hanno un particolare bisogno di vitamina B12, ci avete azzeccato. I neonati con carenza di B12 presentano un grave deficit dello sviluppo. Questo significa che le donne in gravidanza e durante l’allattamento, devono accertarsi di assumerne livelli adeguati.
Le origini della carenza di B12, sono molteplici. A volte la vitamina non viene assorbita a causa di disfunzioni intestinali (per esempio nelle persone affette dal Morbo di Chron o celiache) o dello stomaco (nel caso dell’anemia perniciosa autoimmune). I pazienti sottoposti a importanti interventi chirurgici, come la chirurgia bariatrica o la resezione di tratti rilevanti dell’intestino, possono soffrire di un deficit di B12.
Inoltre, alcuni farmaci interferiscono con il suo assorbimento, compresa una classe di antiacidi di uso comune come l’omeprazolo, il pantoprazolo, il lansoprazolo e l’esomeprazolo.
Potete rischiare una carenza di vitamina B12 anche se non ne assumete a sufficienza nella vostra dieta.
Molti prodotti alimentari sono arricchiti con piccole dosi di B12, per esempio vari tipi di succedanei del latte o di cereali confezionati, ma è possibile che ciò non basti a prevenire il problema.
Per questo raccomando a tutte le persone che limitano o eliminano del tutto i prodotti di origine animale dalla loro alimentazione, di assumere ogni giorno un integratore di B12.
I meglio assorbiti sono quelli masticabili o solubili, perché in questo modo la digestione della vitamina comincia nella bocca prima ancora che la sostanza arrivi nello stomaco. In genere, le capsule da deglutire intere sono molto meno efficaci.
Per i bambini e gli adulti sani, 100 microgrammi di B12 al giorno saranno più che sufficienti.
Esistono due forme di B12 disponibili sul mercato: la cianocobalamina e la metilcobalamina. Quest’ultima è la forma metabolicamente attiva che si trova in natura nel nostro organismo, ma entrambe hanno dimostrato di incrementare i livelli di B12 nel sangue senza effetti collaterali.
Infine, alle persone carenti o a rischio di carenza, consiglio di consultare il proprio medico. Per verificarne il livello nell’organismo basta un semplice esame del sangue.
Estratto dal libro: “Il Piano Campbell”, di Thomas Campbell