Il bel fiore impresso nella fotografia, è il fiore della melanzana.
Questo fiore, tra qualche settimana si trasformerà in una bacca dal colore violaceo e intenso e dalla forma panciuta, pronta ad entrare nella nostra cucina in svariate preparazioni ricche di sapore.
La stagione delle melanzane va da giugno a settembre, anche se ormai si trovano tutto l’anno.
Le varietà più comuni di melanzane sono:
la “napoletana”, di forma ovoidale, sapore delicato e colore intenso;
la “tonda di Firenze”, con la buccia color lilla;
la “precoce violetta”, di forma oblunga e con pochi semi.
La melanzana fresca, raccolta di recente, è soda e lucida, mentre quelle più vecchie mostrano una pelle avvizzita.
Meno sono grandi, meno acqua e semi contengono, quindi è meglio acquistarle di medie dimensioni.
Le melanzane si devono lavare e spuntare da un solo lato, tagliandole poi come richiede la preparazione a cui sono destinate.
Se si desidera togliere l’acqua un po’ amarognola che le melanzane contengono, è bene metterle, dopo averle tagliate, sotto sale per un’ora circa e poi lavarle bene ed asciugarle.
Se invece siete alla ricerca del gusto amaro, non passate attraverso questo procedimento.
La melanzana cruda ha un sapore sgradevolmente amaro, è scarsamente digeribile e ha un leggero contenuto di solanina (molecola tossica). Per questi motivi viene consumata preferibilmente cotta, anche se la normale cottura non elimina del tutto la solanina; questo però non è un problema perché il contenuto di solanine nel frutto fresco è ben al di sotto della quantità ritenuta accettabile per gli ortaggi.