L’Italia è un paese ad alto rischio sismico e quando arrivano i terremoti, anche di forte intensità, non dovremmo essere stupiti e impreparati.
Conoscere il territorio nel quale viviamo e conoscere i rischi naturali che lo caratterizzano è, oltre che un diritto, anche un dovere.
Una cultura “ambientale” è necessaria.
Forse nelle nostre scuole lo studio dell’ambiente che ci circonda dovrebbe essere insegnato con la stessa frequenza delle materie come l’italiano e la matematica.
Nel frattempo possiamo approfondire alcuni argomenti andandoli a cercare in rete.
Sul sito http://www.ingv.it/it/ ci sono tante informazioni interessanti, come su quello della Protezione Civile.
Fonte: http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/rischio_sismico.wp
L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica. La sismicità più elevata si concentra nella parte centro-meridionale della Penisola, lungo la dorsale appenninica (Val di Magra, Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri, Beneventano, Irpinia), in Calabria e Sicilia e in alcune aree settentrionali, come il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. Solo la Sardegna non risente particolarmente di eventi sismici.
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/A3_class20150416_r.pdf