Com’è buona l’uva! Dolce, fresca e dissetante.
Non vedevo l’ora di poterla mangiare, a fine pasto o anche solo da spiluccare ogni tanto durante la giornata.
Quei chicchi rotondi e lucidi, chiari o scuri, mi fanno venire l’acquolina in bocca: sono irresistibili!
Abbiamo anche messo a punto una ricetta con l’uva fresca, la “Focaccia dolce con uva fresca”, preparata con farina integrale e zucchero di canna integrale, veramente ottima!
L’uva è anche simbolo di offerta, lo sapevate? Simbolo di offerta, di augurio e di buona fortuna, insomma un messaggio “buono”.
Per la forma del suo grappolo e il colore dei suoi acini, possiede anche un alto valore estetico.
Le sue proprietà sono tantissime: è un erba acida, astringente, rinfrescante, ad azione diuretica e antinfiammatoria, antiemorragica, depurativa e stimolante della circolazione.
I frutti sono la base di una cura per il cattivo funzionamento del fegato.
Gli acini essiccati diventano quelli che conosciamo con il nome di uva sultanina e uva passa, a seconda della varietà impiegata, e sono utilizzati anche per preparare dolci, come per esempio la nostra “Plumcake con uvetta“, una ricetta che dovete provare!
I frutti si usano anche per preparare il vino, l’aceto, il succo e la gelatina.
Dal residuo dei grappoli pressati, la vinaccia, e dal sedimento che si deposita in fondo alle botti, viene invece estratto un sale cristallizzato, il cremortartaro (o tartaro bipotassico), impiegato come polvere lievitante.
La pianta della vite, di cui l’uva è l’infruttescenza, era coltivata in Egitto oltre 4000 anni fa, fu poi diffusa in tutta Europa dai Romani e successivamente in tutto il mondo.