PRINCIPIO N. 2

Estratto dal libro “The CHINA STUDY” di T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell

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MANGIARE CORRETTAMENTE: OTTO PRINCIPI IN FATTO
DI ALIMENTAZIONE E SALUTE

PRINCIPIO N. 2

Gli integratori vitaminici non sono una panacea per la salute.

Poiché la nutrizione opera in quanto sistema biochimico estremamente complesso che coinvolge migliaia di sostanze chimiche e migliaia di effetti sulla nostra salute, affermare che alcune sostanze nutritive isolate assunte sotto forma di integratori possono sostituire i cibi naturali non ha molto senso e forse non ne ha affatto.
Gli integratori non garantiscono la salute a lungo termine e possono provocare effetti collaterali imprevisti. Inoltre, chi si affida agli integratori non attua un immediato cambiamento dietetico che sia benefico e prolungato nel tempo.
I rischi della dieta occidentale non si possono infatti annullare consumando pillole di sostanze integrative.
Nell’assistere all’esplosione dell’interesse per gli integratori alimentari degli ultimi venti o trent’anni, mi è diventato più che ovvio il motivo per cui è emersa la colossale industria che li produce: i profitti alle stelle sono un incentivo eccellente e le nuove direttive governative hanno aperto la strada a un mercato in espansione.

Inoltre, i consumatori vogliono continuare a mangiare i loro cibi abituali e ingoiare qualche pillola di integratori li fa sentire meglio rispetto agli effetti potenzialmente nocivi della loro dieta sulla salute.
Adottare gli integratori significa che i media possono trasmettere alla gente ciò che la gente vuole sentire e che i medici hanno qualcosa da offrire ai loro pazienti.
Il risultato è che ora un’industria multimiliardaria è entrata a far parte del nostro scenario nutrizionale e la maggioranza dei consumatori è stata indotta a credere di poter comprare la propria salute.

La strategia che mira a ottenere e mantenere la salute ricorrendo agli integratori aveva comunque iniziato a sgretolarsi già negli anni fra il 1994 e il 1996, con un’indagine a larga scala sugli effetti degli integratori di beta-carotene (un precursore della vitamina A) sul cancro ai polmoni e su altre malattie.
Dopo un periodo di assunzione che andava da quattro a otto anni, il cancro al polmone non era diminuito come ci si attendeva, era semmai aumentato!
Neppure l’uso delle vitamine A ed E aveva rivelato alcun vantaggio ai fini della prevenzione delle cardiopatie.
Da allora si è condotto un gran numero di esperimenti successivi dal costo di centinaia di milioni di dollari per determinare se le vitamine A, C ed E prevengano le cardiopatie e il cancro. Recentemente si sono pubblicati due importanti studi che hanno analizzato questi esperimenti, ricercatori hanno testualmente dichiarato di «non aver potuto determinare l’entità di benefici e danni prodotti dall’uso abituale di integratori di vitamine A, C ed E, delle multivitamine con acido folico o delle combinazioni di antiossidanti ai fini della prevenzione del cancro o delle malattie cardiovascolari».

In effetti, il loro consiglio era addirittura di evitare l’uso degli integratori di beta-carotene.

Non intendo qui affermare che queste sostanze nutritive non siano importanti: è vero il contrario, ma solo se consumate sotto forma di alimenti e non di integratori.
Isolare le sostanze nutritive e cercare di ottenere benefici pari a quelli dei cibi naturali rivela ignoranza riguardo al modo in cui la nutrizione opera all’interno dell’organismo.

Estratto dal libro “The CHINA STUDY” di T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell

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